IL GIALLO nella letteratura italiana del ‘900

 

Cesenatico, Sala Convegni del Museo della Marineria
sabato 19 marzo 2005

 Per il 2005, il tema del corso di aggiornamento organizzato da Casa Moretti e rivolto agli insegnanti di letteratura italiana, è quello del genere poliziesco.

Un tempo considerato genere di puro svago e “minore”, il giallo si è rivelato in realtà capace di non ignorare nessuna delle caratteristiche proprie di un testo letterario. Negli ultimi decenni si è imposto nel panorama italiano come genere di maggior successo, anche perché capace di interpretare il cambiamento in atto nella società, radiografandone gli aspetti anche più crudi senza compromettere le attrattive tipiche di questo prodotto letterario: offrire una trama e una narrazione che sappiano coinvolgere e appassionare il lettore.

Anche il mondo della scuola ha recepito l’importanza di questa novità e ha inserito nelle sue programmazioni il giallo come genere letterario da studiare, anzi da…indagare!

 Il programma di quest’anno prevede due momenti all’interno della giornata di sabato 19 marzo: un seminario di studio e l’incontro con gli autori.

Al mattino dalle ore 9.30 si potranno ascoltare gli interventi di Renzo Cremante (Università di Pavia) su CARLO EMILIO GADDA, di Marco Sangiorgi (autore del volume Il giallo italiano come nuovo romanzo sociale – Longo RA) su GIORGIO SCERBANENCO, e di Arnaldo Bruni (Università di Ginevra) su LEONARDO SCIASCIA, mentre al pomeriggio dalle ore 15.30 Elvio Guagnini (Università di Trieste) parlerà di ANDREA CAMILLERI e Andrea Battistini (Università di Bologna) di GIUSEPPE PONTIGGIA. Seguirà un dibattito.

Per la serata alle ore 21 è previsto l’incontro con gli autori: saranno infatti presenti a Cesenatico Eraldo Baldini, Carlo Lucarelli e Loriano Machiavelli.

 

Il Corso è riconosciuto dal Provveditorato di Forlì-Cesena (prot. n. 9162/C12 del 08/07/2004) e a richiesta verrà rilasciato un attestato. Info: 0547.79279, www.casamoretti.it.

 

Eraldo Baldini

Eraldo Baldini è nato a Russi in provincia di Ravenna. Dopo essersi specializzato in antropologia culturale ed etnografia, ed avere scritto diversi saggi in quei campi, agli inizi degli anni Novanta si dedica alla narrativa. Nel 1991 vince il Mystfest di Cattolica col racconto Re di Carnevale: è di lì che inizia la sua carriera di scrittore. Oggi è non solo romanziere affermato in Italia e all’estero, ma anche sceneggiatore, autore teatrale e organizzatore di eventi culturali. Vive a Porto Fuori, una frazione di Ravenna tra la città e il mare.. Tra i suoi libri, Mal'aria (1998) che ebbe due edizioni in Italia, tre in Francia per tre diversi editori (Hachette, Le Clueb, Seuil), e un premio prestigioso, il "Fregene": gli diede immediata notorietà. Seguirono Faccia di sale (1999) e Gotico rurale (2000) una antologia di racconti che gli procurò il Premio Settembrini. Quindi uscì Terra di nessuno (2001) libro duro e tagliente come un pugnale, teso e claustrofobico come una notte in trincea, tenebroso come una foresta stregata, romanzo capace di catturare il lettore trascinandolo in una spirale di mistero e di angoscia, ma anche di profonda e dolorosa riflessione. Nel 2001 pubblica Tre mani nel buio, una sortita nel giallo classico. Tre storie d'indagine, intricate, tese, incalzanti. Storie di crimini a volte sanguinosi e plateali, a volte subdoli e sottili, che hanno per scenario non le grandi aree metropolitane, ma la provincia: una tranquilla, sonnolenta città "a misura d'uomo", una campagna ricca e in apparenza paciosa, una piccola località rivierasca che rappresenta, nell'immaginario dei vacanzieri, un perfetto luna park nato per il divertimento ma che può contenere, come ogni luna park che si rispetti, anche un inquietante tunnel degli orrori. Nell’anno successivo esce Bambine (2002), una storia che è allo stesso tempo spietata e tenera, commovente e durissima, proprio come la striscia di terra in cui si ambienta: quella della riviera adriatica. Una vicenda di bambine rapite e brutalmente uccise da un maniaco che si intreccia con quella, umana e toccante, dell'affetto tra un giornalista e la piccola Chiara, figlia del suo miglior amico, morto in un incidente di mare. Con Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi scrive Medical Thriller (2002). Nel 2003 esce Bambini, ragni e altri predatori romanzo nel quale come come accade per King in America - si mescolano arcaico e moderno, e l'orrore nasce da ciò che è quotidiano e banale. Nel 2004 invece è la volta di Nebbia e cenere, una storia cupa di solitudine e di ossessione, nelle nebbie di una provincia senza più anima. Il suo sito Internet è: www.eraldobaldini.it

 

Carlo Lucarelli

«Scrivo il finale dei miei libri e poi rimango male. Mi commuovo e nello stesso tempo sono angosciato. Ho nostalgia. Provo quello che provano i lettori dopo un libro che hanno amato. Stavo bene lì dentro.» (Carlo Lucarelli)

Carlo Lucarelli è nato a Parma il 26 ottobre 1960. Attualmente vive tra Mordano, in provincia di Bologna, e San Marino. È un personaggio complesso, accattivante, misterioso come i suoi libri che confessa di scrivere nel pomeriggio: «Ho un risveglio lungo e la mia mattina si perde, è cortissima. Di notte non scrivo mai. La penso come Sandro Veronesi: la notte entra in quello che scrivi. Influenza e falsifica l'umore».

Ma Lucarelli è anche un personaggio che non annoia e che non si annoia. Le sue attività, infatti, sono molteplici: è scrittore, membro dell'Associazione Scrittori Bolognesi e della sezione italiana dell' AIEP (Associazion Internazional Escritor de Poliziaco), fondata a Cuba da Paco Ignatio Taibo II. È creatore del Gruppo 13, che riunisce tutti i giallisti emiliano-romagnoli («per me scrivere un giallo è sinonimo di "scrivere"») e anche commediografo, giornalista di cronaca nera, sceneggiatore di fumetti e soggetti per videoclip (uno di Vasco Rossi, ad esempio, porta la sua firma e ha la regia di Roman Polansky).

Carlo Lucarelli cura, intrigante già nella grafica, una rivista telematica, «Incubatoio 16», di letteratura in embrione. È docente di scrittura creativa alla scuola Holden di Alessandro Baricco a Torino e nel carcere Due Palazzi di Padova. Nel 1993, ha vinto il Premio Alberto Tedeschi con Indagine non autorizzata. Nel 1996, ha trionfato al Premio Mistery con Via delle oche. È stato finalista al Premio Bancarella 2000 con L'isola dell’angelo caduto e vincitore del Premio Franco Fedeli, sempre nel 2000.

La sua tesi di laurea era incentrata sulla polizia della Repubblica di Salò. Carlo Lucarelli può essere definito, a buon diritto, uno dei migliori giallisti dell’Italia moderna: esponente di spicco del genere noir, ha pubblicato una serie di romanzi e raccolte di racconti, che ha costantemente suscitato il consenso del pubblico e della critica. Canta a tempo perso in un gruppo post punk, Progetto K. Collabora e ha collaborato con quotidiani e riviste («Sabato Sera», «Il Manifesto», «Il Messaggero», «L'Europeo») conducendo, tra le altre cose, un'interessante trasmissione televisiva sui delitti irrisolti, dal titolo Mistero in blu, diventata in seguito Blu notte e tuttora in onda, dal 17 ottobre 2001, nella sua quarta serie di dieci puntate, con il titolo Blu-notte-Misteri d’Italia.

Ha partecipato alla sceneggiatura del film Non ho sonno di Dario Argento ed è stato uno degli autori del recente programma di Celentano 25 milioni di c.....e. Da un suo racconto, La tenda nera, contenuto in Nero italiano, è stato tratto uno sceneggiato con Luca Barbareschi e, da Almost Blue, Alex Infascelli ha tratto il film omonimo. Lupo mannaro, invece, è diventato un film di Antonio Tibaldi.

I suoi romanzi sono stati tradotti per la prestigiosa Série Noir della Gallimard in Francia e poi in Olanda, Grecia, Spagna, Norvegia e Germania.

È collaboratore della collana Stile libero dell’Einaudi nella quale sono usciti i suoi romanzi: Il giorno del lupo, Almost Blue e Guernica.

Ultimamente ha pubblicato Un giorno dopo l’altro, nel quale ha ripreso il personaggio di Grazia Negro, apparso per la prima volta in Lupo mannaro e, successivamente, in Almost Blue.

Altri suoi libri sono: Laura di Rimini, Mistero in Blu, Falange Armata, Carta bianca, Febbre Gialla, Nikita, Il Trillo del Diavolo, Autosole e Compagni di Sangue, scritto insieme a Michele Giuttari.

 

Loriano Macchiavelli

Nato a Vergato (Bologna) nel 1934, Macchiavelli ha frequentato l'ambiente teatrale come organizzatore, come attore e, infine, come autore; sue opere teatrali sono state rappresentate da varie compagnie italiane: In caso di calamità, viva la Patria (1969/70), Una storia teatrale con prologo tragico e finale comico (1969/70), Ballate e moti rivoluzionari… (1970/71), Hanno dato l’assalto al cielo (1971/72/73), Voglio dirvi di un popolo che sfida la morte (1973/74), I pioli di Bach Dang (1973/74), Cinema hurra (1981/82), Aspettando Altman (1995). Suoi tesi sono stati segnalati in vari premi teatrali: Una guerra finita male (Premio teatrale Riccone 1963), I dieci a uno (Premio Reggio Emilia città del tricolore, 1964), Solo un lungo silenzio (finalista al premio teatrale Riccione, 1975), Jacopo da Valenza, scolaro (finalista al premio teatrale Riccione, 1978).

Dal 1974 si è dedicato al genere poliziesco e ha pubblicato numerosi romanzi divenendo uno degli autori italiani più conosciuti e letti.

Da un suo romanzo (Passato, presente e chissà) è stato tratto lo sceneggiato televisivo per Rai Due Sarti Antonio brigadiere (regia di Pino Passalacqua) in quattro puntate e andato in onda nell'aprile del 1978. In seguito ha curato il soggetto e la sceneggiatura del film per la TV L'archivista (regia di Guido Ferrarini), girato a Bologna nel 1985 e andato in onda su Rai Uno nel settembre del 1988. Il film porta sul piccolo schermo uno dei suoi personaggi letterari più riusciti: Poli Ugo, interpretato per la TV da Flavio Bucci. Il film presenta una Bologna attuale e viva, ben lontana dalla solita vecchia iconografia, e anticipa drammaticamente le mutazioni successive della città.

A fine '87 e primi mesi del 1988 è andata in onda una lettura radiofonica in 13 puntate dei suoi racconti, dal titolo I misteri di Bologna. Dai suoi romanzi e racconti e sono stati tratti numerosi radiodrammi trasmessi dalla Rai.

Nel 1988 Rai Due ha prodotto una serie di 13 telefilm, tratta da suoi romanzi e racconti, (regia di Maurizio Rotundi, protagonista Gianni Cavina) i cui esterni sono stati girati interamente a Bologna e dintorni. La serie ha per titolo L'ispettore Sarti - un poliziotto, una città ed è andata in onda su Rai Due a partire dal 12 febbraio 1991 e replicata nel 1993.

La serie televisiva di Sarti Antonio è proseguita (sempre su Rai Due) con una coproduzione italo tedesca (Rai-NDR) di sei film di un'ora e trenta, ancora tratta dai suoi romanzi, e andati in onda nell'aprile e maggio del 1994. Regista dei film è Giulio Questi, protagonista sempre Gianni Cavina.

Il suo personaggio più conosciuto, Sarti Antonio, è entrato anche nel fumetto (Orient Express) con una serie di avventure tratte dai romanzi.

Numerosi romanzi sono stati tradotti all'estero: Francia, Germania, Ungheria, Cecoslovacchia, Unione Sovietica, Giappone, Romania...

Nel 1974 ha vinto, con il romanzo Fiori alla memoria, il premio Gran Giallo Città di Cattolica; nel 1980, con il romanzo Sarti Antonio, un diavolo per capello, ha vinto il premio Tedeschi; nel 1992 ha vinto la XIV edizione del Premio di letteratura per l'infanzia con il romanzo Partita con il ladro; nel 1997, con il romanzo Macaronì (scritto assieme a Francesco Guccini), ha vinto il Premio letterario Alassio, un libro per l'Europa, dopo essere stato nella rosa dei finalisti nel Premio Ennio Flaiano e nel Premio città di Ostia. Lo stesso romanzo ha vinto l'edizione 1998 del Police film festival.

Ha pubblicato e pubblica con i maggiori editori italiani: Garzanti, Rizzoli, Mondadori, Einaudi, Rusconi, Cappelli... Ha collaborato e colabora con numerosi quotidiani e periodici.

Assieme a Marcello Fois e Carlo Lucarelli ha fondato il «Gruppo 13» e con Renzo Cremante ha fondato e dirige la rivista «Delitti di Carta» che si occupa esclusivamente di poliziesco italiano.

In rete, su questo sito, nel febbraio 2001 ha pubblicato il romanzo inedito Scadenza di Contratto